GS Città di Brescia A.S.D. By Guizzi

Si corre stasera sulle strade del rnig cittadino il classico Trofeo Città di Brescia per dilettanti. Una notte da re del Castello. Un circuito affascinante da ripetere 15 volte: il clou sul Cidneo

Per la quinta volta in undici anni il Città di Brescia è costretto a modificare il quartiere generale organizzativo. Nel 1997 lo stabile in via Dei Mille, punto di partenza e d’arrivo storico del trofeo Amedeo Guizzi disputatosi per ben trentaquattro volte. Rispetto alla corsa organizzata per tanti anni dallo Sport Club Brescia il Città di Brescia diventò subito internazionale per via del successo dell’austriaco Gerrit Glomser al quale succedette in via Dei Mille Francesco Pasquini. Dopo due anni il Gs Città di Brescia decise di allestire il ritrovo in piazza Bruno Boni mentre partenza e arrivo vennero fissati in via Vittorio Emanuele all’altezza di piazza Giuseppe Zanardelli. Per ben quattro anni la corsa regalò gli scampoli più entusiasmanti davanti ai giardini prospicenti il palazzo della Camera di Commercio. Luca Paolini, Antonio Salomone, Markus Knopfle e Simone Lo Vano si affermarono alla grande suscitando ammirazione ed enmtusiasmo, ma i lavori per la ristrutturazione del palazzo della Camera di Commercio costrinse Fermo Fiori e soci a cambiare nuovamente fissando in piazza Vittoria ritrovo, partenza e arrivo. Il percorso venne modificato ma sostanzialmente il chilometraggio risultò quasi identico a quello delle precedenti edizioni e portò indubbiamente bene ai corridori bresciani che si imposero senza soluzione di continuità con Roberto Savoldi, Claudio Corioni e Matteo Bono. Dell’ EdileRosa il primo, dell ‘Unidelta-Egidio gli altri due. L’anno scorso il quartiere generale venne spostato in via Apollonio davanti all’albergo Master che per tanti anni fu sede dello Sport Club Brescia.Vittoria di Roberto ferrari, anch’egli bresciano inforza però alla veneta Trevigiani. Quest’anno è stato invece modificato percorso e quartiere generale per problemi legati al chilometraggio e per regalare spettacolo se possibile superiore a quello degli anni precedenti. L ‘Uci ha costretto gli organizzatori ad allungare il circuito portandolo dai canonici sei agli attuali 9,400 chilometri che i corridori percorreranno quindici volte per totalizzarne 141 esatti. Il Colle Cidneo o Castello che dir si voglia già ieri sera aveva messo il vestito buono, quello che si toglie dall’armadio per le grandi occasioni. Ed il trofeo Città di Brescia merita di essere gratificato alla grande come in effetti si sta verificando ormai da alcuni giorni: dal momento in cui è stato tolto il velo all’unidcesima edizione. Recuperati dal baule gli abiti della festa è ora tempo di proporli al gran pubblico anche se l’acre odore di naftalina mescolato a quello dell’olio canforato usato per massaggiare i corridori potrebbe creare qualche problema all’olfatto, peraltrlo superabilissimo perchè tutto si svolgerà all’aria aperta. Dopo gli sforzi organizzativi di ieri per allestire palcoscenico, gradinate, transenne e quant’altro, oggi alle ore 16 inizierà la lunga teoria delle verifiche licenze cui parteciperanno circa centoventi corridori. Non numerosissimi come gli altri anni perchè il collcomitante Giro del Veneto ha certamente tolto qualcosa alla corsa. Infatti non sarà al via il neo-tricolore Under 23 Simone ronzi perchè da ieri sera è in gara alla corsa a tappeveneta. Sarà alla partenza invece il campione italiano Elite Matteo Montaguti reduce dai festeggiamenti di meldola (Cesena Forlì) dove è nato e risiede. Una centuria abbondante di attori per una rappresentazione che si preannuncia ricca di contenuti tecnici ed agonistici. Dopo la riunione tecnica e la consegna di una medaglia d’oro a Matteo Montaguti verrà abbassata la bandierina a scacchi intorno alle 20,15. Orario sicuramente azzeccato perchè consentirà ai bresciani di raggiungere casa, mettere qualcosa sotto i denti e raggiungere le strade interessante al circuito per godersi uno spettacolo straordinario. Il circuito di quest’anno potrebbe consentire anche ai corridbri appiedati per fora tura e quant’altro di poter rientrare in gruppo. Sarà sicuramente difficile riuscirci ma non impossibile come nel precedente troppo corto. Comunque sia dal Cidneo i corridori percorreranno via A vogadro, via Spalto San Marco, via Vittorio Emanuele II, via Dei Mille, via Calatafimi, via Lupi di Toscana, via Pastrengo, via Vittorio veneto, via Salvo D’Acquisto, via Gamba, via San Donino, via Zadei, piazzale Corvi, via Gualla, via Crocifissa di Rosa, via Lombroso, via Pusterla, piazzale Cesare Battisti rima di fare ritorno al Castello. Percorso indubbiamente molto più tecnico dei precedenti ed anche più spettacolare. L’ascesa del Cidneo non è certamente durissima ma affrontata quindici volte nel giro di tre ore abbondanti potrebbe lasciare segni sui garrettidei partecipanti. La conclusione non sarà certamente uguale a quella degli anni precedenti e quasi sicuramente i passisti-scalatori potrebbero avere qualche chances in più dei passisti e dei velocisti. Occorrerà vedere come si evolverà la corsa. Se le grosse squadre presenti la renderanno subito veloce potrebbe uscirne una vera e propria corsa ad eliminazione. La salita del Castello che fino all’anno scorso costituiva l’eventuale trampolino di lancio per i successivi tre chilometri da percorrere in apnea, questa volta avrà un’altra funzione: quella di consentire al più forte del lotto di giornata di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di una corsa che negli ultimi tre anni ha consentito a Claudio Corioni, Matteo Bono e Roberto Ferrari di staccare la tessera per il passaggio al professionismo.

Angiolino Massolini