GS Città di Brescia A.S.D. By Guizzi

Nel Trofeo Città di Brescia brillante successo del forte dilettante franciacortino. Bono è profeta in patria di Angiolino Massolini

Matteo Bono valoroso corridore dell Egidio Unidelta diretta dall’ ex tricolore e professionista Bruno Leali si è aggiudicato allo sprint la nona edizione del Trofeo Città di Brescia, disputato sull’anello del ring cittadino con partenza e arrivo fissati in piazza Vittoria.

Il franciacortino cresciuto alla Polisportiva Camignone prima di passare tra i dilettanti con la formazione dell’ex granatiere di Gavardo ha battuto nell’epilogo a quattro l’argentino Alessandro Borrajo, Francesco Reda e Simone Stortoni della Lucchini-Gallina guidata dall’ex dilettante Cesare Turchetti.

Matteo Bono dell’Egidio Unidelta schierata ieri sera da Bruno Leali era una delle tre punte designate insieme a Francesco Gavazzi e Marco Frapporti. Ma nessuno, proprio nessuno pensava riuscisse a siglare una vittoria allo sprint così prestigiosa dopo essere stato in testa per oltre metà corsa. Davvero una prestazione eccezionale quella di Bono, che non vinceva da quattro anni: l’ultima volta fu nell’agosto 2001 al Trofeo San Bartolomeo di Bornato. Quest’anno era già stato secondo a San Secondo Parmense e a Stanghella; terzo a California e Montisola; quarto a Busseto; sesto a Forlì; settimo a San Pancrazio, Mercatale e Monticelli e nono a Broni. Una continuità di rendimento che ora gli consente di condurre alla grande la classifica del “Gran premio Bresciaoggi” con 70 punti.

Matteo Bono al termine della sua cavalcata vincente ha vestito la maglia del vincitore, ha ricevuto fiori, coppe e medaglia d’oro (nel ricordo di Bruno Boni e Mario Colosio) ma il premio più bello è giunto un’ora dopo quando Bruno Leali gli ha comunicato che nel prossimo mese di luglio debutterà tra i professionisti con la Lampre Caffita di Cunego e Simoni guidata dai bresciani Giuseppe Martinelli e Guido Bontempi: l’esordio potrebbe avvenire in… casa, al Brixia Tour in programma dal 22 al 24 luglio. Una promozione meritata, che arriva al termine di un lunghissimo periodo di impegno a 360º: “Mi sembra di sognare – è stato il primo commento di Bono -. Prima la vittoria nel prestigioso Trofeo Città di Brescia, poi la chiamata tra i professionisti. Davvero una serata fantastica”.

Alla corsa organizzata dal team presieduto da Fermo Fiori hanno partecipato 147 corridori che sono scattati da piazza Vittoria con alcuni minuti di ritardo sulla tabella di marcia per problemi legati al traffico. Prima del via è stato ricordato Emilio Volpi, presidente onorario del Gs Città di Brescia scomparso la settimana scorsa: il figlio Alberto ha ritirato una targa in ricordo del padre. Un premio alla carriera è stato invece consegnato al professionista Marco Velo, ospite d’onore della corsa.

Davanti a Giorgio Lamberti, Alessandro Sala, Davide Boifava, Ernesto Bono, Michele Dancelli, Gianni Pozzani, Renato Di Rocco (presidente della federazione ciclistica), Claudio Corioni (vincitore nel 2004) e Anna Zugno, il gruppone dei corridori ha affrontato la prima parte della gara unito. Poi sono andati all’attacco Rivera, Pozzi, Kustzov, Mancuso, Lambrughi, Richeze e Di Luigi, surrogati in testa nel corso della settima delle ventitrè tornate in programma da Finetto, ancora Mancuso, Bazzana, Bontorin, Righetto, Di Lorenzo, Garbelli, Bertolini, Giupponi, Bonetti e Baccin. Tutto da rifare comunque prima del giro di boa quando Tenchelli ha chiuso il “buco” e in contropiede se ne sono andati in bella sintonia Rivera, Sciacca, Callegarin, Bono, Vailati Facchini, Parravicini, Richeze, Castelli, Reda, Borrajo, Cadei, Liverani raggiunti poco dopo da Rossi. Callegarin ha aumentato l’andatira dopo alcuni giri e ha anche tentato l’assolo prima dell’attacco prodotto da Bono insieme a Reda. Il duetto è rimasto in testa per tre tornate, ma poco dopo l’inizio dell’ultima è stato raggiunto da Borrajo e Stortoni con i quali ha proseguito l’avventura fino all’arrivo. All’ultimo chilometro Reda ha cercato di eludere la sorveglianza dei compagni di fuga, ma Borrajo ha chiuso la falla tamponando anche il sempre più bravo Stortoni e a quel punto Bono ha giocato le sue carte infilando gli avversari con grande facilità e potenza, regalando a Bruno Leali e all’Egidio-Unidelta la seconda vittoria consecutiva al Città di Brescia dopo il trionfo ottenuto l’anno scorso con Claudio Corioni. Un exploit mai riuscito a nessun team finora e questo fatto naturalmente depone a favore del club salodiano che da sempre antepone i fatti alle parole. Per il Città di Brescia miglior conclusione non ci poteva essere perchè la festa è stata davvero completa, in quanto anche Simone Stortoni, Roberto Ferrari, Diego Vailati Facchini, Francesco Gavazzi, Marco Corsini, Danilo Soldi, Marco Pederzani si sono piazzati tra i primi venticinque della classifica.