Questa sera la gara internazionale per dilettanti Elite e Under 23. Tanti i pretendenti ad un trofeo della lunga e gloriosa storia
Guglielmo Bottarelli
Il Trofeo Città di Brescia, giunto alla quattordicesima edizione con la nuova dizione di Memorial Rino Fiori a cui si è aggiunto anche il nome di Emilio Volpi, torna puntuale a riempire una serata di mezza estate dedicata tutta al ciclismo.
Corsa dalle storiche suggestioni
La suggestione che evoca questa corsa inizia nei tempi lontani con il nome di Trofeo Amedeo Guizzi nato da una felice intuizione di quel signore del ciclismo che fu Mario Podetta, poi con “Trofeo Città di Brescia” è da sempre abbinata all’intrigante definizione di “corsa della notte”. Il “Gruppo Sportivo Città di Brescia” presieduto da Fermo Fiori che ha raccolto l’eredità del Trofeo Guizzi, con la collaborazione di tutta l’Amministrazione municipale è riuscito anche per questa edizione ad eludere le difficoltà di viabilità ed anche la nuova normativa dell’Uci che vuole imporre un particolare chilometraggio.
Il trofeo Città di Brescia del 2010 ha posto il suo traguardo sulla sommità del Colle Cidneo. La corsa ha visto trionfare sul traguardo i migliori dilettanti e l’albo d’oro è ricco dei più bei nomi di corridori poi passati al professionismo. A cominciare da Mino Denti, ma allora il <> si correva alla luce del giorno, e poi Ferruccio Manza che dopo aver vinto il Trofeo conquistò anche la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nel quartetto. Nella passata edizione Andrea Palini con la maglia della Gavardo Tecmor diretta da Mario Manzoni levò le braccia al cielo dopo un perentorio affondo ad un chilometro dalla conclusione. Nel 2004 era stato Claudio Corioni ad anticipare Aristide Ratti. Un altro bresciano Roberto Savoldi con la maglia dell’Edile Rosa conquistò il Trofeo Città di Brescia nel 2003.
Per questa edizione del 2010 altrettanto numerosi sono i pretendenti alla vittoria che solo in apparenza può sembrare una kermesse notturna. Chi non avrà più la forza di spingere un buon rapporto sulla salita che da Porta Trento sale verso il Castello, di certo verrà tagliato fuori dallo sprint finale. Ma pure concreta è l’ipotesi che coloro che useranno un rapporto troppo duro si ritroveranno in pochi metri con le gambe cariche di acido lattico. Insomma un arrivo che si preannuncia aperto ad ogni soluzione.
I pretendenti al successo
Particolarmente atteso il neo campione italiano Under 23 Federico Rocchetti della Casati Ngc. Anche la formazione della Gavardo – Tecmor del presidente Scalmana punta a bissare il successo oltre che con Palini anche con il ghedese Nicola Ruffoni. Da tenere in considerazione la squadra veneta del Zalf Fior con il bresciano Sonny Colbrelli con Busato e Battaglin. Con una grinta ed una cattiveria particolare sarà al via anche Omar Lombardi. Il corridore della Lucchini recente vincitore a Concesio è dal Giro Bio che va davvero forte e dopo le note vicende capitate alla squadra, che non l’hanno minimamente coinvolto, Lombardi ha saputo mostrare tanto carattere. Non parte di certo perdente la squadra della Delio Gallina Inox con Calzoni, Fanelli, e Marco Zanotti. Da seguire il bergamasco Paolo Locatelli vincitore di una tappa al Giro Bio ed ottimo finisseur. L’arrivo in Castello dovrebbe evitare l’arrivo in volata ma se così non fosse Andrea Guardini della Casati Ngc dall’alto delle sue undici vittorie stagionali è considerato fra i favoriti. L’attesa della corsa della notte alimenta la fantasia di tanti altri corridori.