Trofeo Città di Brescia il giorno dopo: ventiquattr’ore non bastano a far sedimentare le emozioni, i pensieri dell’indomani corrono ancora sul filo delle sensazioni speciali che la corsa della notte puntualmente regala.
L’immagine forte della serata è certo quell’arrivo a braccia alzate e ad urlo spianato che Roberto Savoldi ha regalato al pubblico riversatosi in piazza Vittoria, risposta sul piano tecnico e psicologico alla domanda-invito che i tifosi del ragazzo bresciano gli avevano rivolto attraverso uno striscione: Roby, noi ci crediamo. E tu?. Lui anche, l’ha detto forte e chiaro specialmente in quegli ultimi mille metri, andando a prendere Renshan, canguro balzato pericolosamente in avanti, ma non a sufficienza per trasformare in tripudio il rumoroso incitamento dei supporters australiani presenti.
Savoldi ci ha creduto, uscendo asciutto dal bagno di umiltà rappresentato dal ritorno ai dilettanti dopo l’esperienza da professionista alla Mercatone Uno. La gioia davvero unica del trionfo nella corsa prediletta dai bresciani costituirà per il corridore dell’Edile Rosa Safer un momento importante per impostare discorsi ciclistici declinati al futuro: Non mi illudo – ha dichiarato Savoldi sul palco delle premiazioni – che questo successo mi riapra facilmente le porte del professionismo: certo io sento di avere la testa giusta per fare il corridore professionista.
Savoldi protagonista dunque, ma anche altri bresciani hanno recitato parti importanti nella corsa di martedì. Giorgio Orizio è stato attivamente presente in uno dei tentativi di fuga più significativi della serata, Stefano Bonini (già applaudito per un generoso allungo solitario) e Claudio Corioni (poi vincitore della volata per la terza piazza ad un pugno di secondi dai battistrada) hanno infiammato la folla con il loro attacco a pochi chilometri dal traguardo. Il settimo Trofeo Città di Brescia va dunque agli archivi con la piena soddisfazione degli appassionati e degli organizzatori. La sede di piazza Vittoria, scelta per i lavori in corso presso il palazzo della Camera di Commercio, si è rivelata opzione azzeccata, grazie anche al favore del cielo che ha scaricato sulla città solo poche goccioline di pioggia. Appuntamento all’anno prossimo per altre emozioni e, forse, per un’altra, nuova, sede d’arrivo.