Dopo aver conquistato ad inizio di stagione con una straordinaria azione solitaria la Coppa San Geo, il bresciano di villanuova Roberto Ferrari ha conquistato al termine di una prepotente volata la 10a edizione del Trofeo Città di Brescia. L’atleta della Trevigiani Dynamon in un avvincente testa a testa ha preceduto l’australiano Mattew Goss ed il quotato velocista veneto Roberto Longo.
Dopo Roberto Savoldi, Claudio Corioni e Matteo Bono, un altro bresciano veste con merito la maglia di “campione della notte”. Per Roberto Ferrari si aprono ora le porte del professionismo. Il velocista di Villanuova dovrebbe formalizzare il passaggio alla Tenax, formazione diretta da Fabio Bordonali.
Centoquarantanove corridori hanno firmato il foglio di partenza in piazza Paolo VI, colpevolmente introvabile, fino a dieci minuti prima della partenza. il nuovo tracciato disegnato dagli organizzatori solo all’apparenza veniva considerato meno impegnativo. Le numerose curve poste nelle vicinanze del traguardo hanno costretto i corridori a continue ripartenze mettendo a dura prova i muscoli.
Le prime sortite della serata, quando il sole ancora illuminava la cupola del Duomo, sono state ideate dal bergamasco Enrico Rossi e dal bresciano Stiven Fanelli, al suo esordio fra gli Under 23 e protagonista della corsa fino al giro di boa. Mentre Rossi, desisteva al terminedella prima tornata, il portacolori della formazione Turman Team Lucchini Delio Gallina, Stiven Fanelli, diretto da Cesare Turchetti, pigiava con convinzione senza curarsi che al traguardo mancavano oltre centotrenta chilometri.
All’atleta valtrumplino si sono poi accodati in varie fasi della competizione Rizzi, Andreis, Damiani, Orizzopte, Scaroni, Goss, Kalmuratov, Bandiera, Gasparini, Corsini, Ascione, Montanari, Clarke, Mantovani, Tenchelli. Dopo otto tornate, delle venti in programma, il gruppo accusava un ritardo di 1’10”. Nelle retrovie, frattanto, la fuga sostenuta in particolare dalle squadre della Unidelta e della Lucchini Delio Gallina non creava troppi patemi d’animo. Il vantaggio massimo ottenuto dai battistrada veniva annullato dalla coppia formata da Modulo e Finetto protagonista di una bella azione.
Girardini, secondo al recente campionato italiano, Scaroni, Proch formavano un terzetto d’attacco; ma il gruppo dopo pochi chilometri tornava compatto. Particolarmente tenace si mostrava il trentino Proch della Gavardo Tecmor. L’atleta di Arco, la prossima settimana azzurro in Svizzera e al Giro del Veneto, nel prossimo agosto vestirà la maglia della formazione della Androni Giocattoli di Davide Boifava.
Le squadre dei velocisti hanno serrato le fila per predisporre la volata a ranghi compatti. Nelle fasi finali in bella evidenza si poneva il neotricolore Marco Cattaneo. Bandiera, sfortunato al recente Campionato italiano, vittima di una caduta nel finale, ha cercato di prendersi la rivincita, senza successo, nel Trofeo Città di Brescia.
Ad un giro dal termine si è formato al comando un gruppo forte di ventuno atleti. Sedici i secondi di vantaggio dei fuggitivi al suono della campana. Fra i più attivi i corridori della Pagnoncelli. Lungo la salita del Castello il plotone agganciava le ruote dei battistrada e nulla più mutava fino allo sprint finale.
È stata serata di spettacolo, anche se le partite del Mondiale di calcio hanno tenuto lontano il grande pubblico delle passate edizioni.
Ordine di arrivo: 1) Roberto Ferrari (TrevigianiDynamon), km 142 in 3h35’0″, media 39,628; 2) Matthew Goss (South AustraliaAis); 3) Roberto Longo (Bata Seep); 4) Cristiano Fumagalli (Filmop-Ramonda); Simon Clarke (South Australia-Ais); 6) Marco Frapporti (Unidelta-Dmt); 7) Norberto CaStelli (Bergamasca); 8) Walter Proch (Gavardo Tecmor); 9) Marco Bandiera (ZalfFior); 1O) Stefano Colangelo (Brunero); 11) Francesco Reda (Publysport); 12) Matthew Lloyd (South AustraliaAis); 13) Roberto Cadei (Team Schivardi); 14) Cristopher Bosio (Turman Team-Lucchini Delio Gallina); 15) Giuseppe De Maria (Brunero); 16) Dan Craver (Team Fidibc; 17) Alex Rocca (UnideltaDmt); 18) Alexey Shchebelinl (Lupi); 19) Alessandro Bisolti (Palazzago Saclà).
Guglielmo Bottarelli